Uno dei vantaggi che viene maggiormente sottolineato quando si parla di cerimonia simbolica in location è la possibilità di farla celebrare a chiunque tu voglia. Un amico, uno zio o un amico non importa: puoi scegliere tu chi celebrerà le tue nozze.
È davvero questo il maggior vantaggio?
Anzi, mi chiedo, questo è DAVVERO un vantaggio per il tuo matrimonio?
Mi rendo conto del perché, a livello emotivo, tu possa considerare un punto a favore della cerimonia simbolica la possibilità di essere unito in matrimonio da chi ti conosce, ti è vicino nella vita di tutti i giorni e magari ha anche vissuto con te la nascita del vostro rapporto e del vostro amore.
Ti dico subito invece come stanno le cose, perché purtroppo non è tutto rose e fiori come invece puoi immaginare.
La cerimonia, che sia religiosa, civile o simbolica, è un momento solenne, emozionante, di grande valore oltre che di grande carica emotiva per gli sposi e i loro invitati. E il ruolo di chi celebra è fondamentale.
Un celebrante per amico: perché devi fare attenzione a questa scelta
Lo so, l’idea che un tuo grande amico possa celebrare le tue nozze ti piace da impazzire.
Non ami l’idea che uno sconosciuto parli di te, preferisci tutta la vita qualcuno che ti conosce, che sa cosa ti piace e può scrivere una cerimonia realmente pensata su di te.
Eppure c’è un aspetto da tenere in considerazione quando pensi alla tua cerimonia: nulla può essere lasciato al caso. Affinché sia realmente un momento solenne come dovrebbe, affinché tutti gli ospiti possano immedesimarsi nel momento, affinché venga ridotto al minimo il rischio di banalità, superficialità e poca credibilità, quello del celebrante è un ruolo davvero fondamentale.
Ho due soluzioni per te.
1.Affidarti ad un celebrante professionista
Dopo la diffusione della cerimonia simbolica è nata, di conseguenza, una figura indispensabile: quella del celebrante.
Una figura professionale che ti segue nella stesura del testo della cerimonia e celebra le tue nozze con solennità, professionalità e compostezza.
Perché una cosa è certa: la cerimonia, seppur simbolica, non deve assolutamente sembrare una pagliacciata. E invece ho assistito a fin troppe situazioni imbarazzanti. Lo zio che si è messo a ridere per il testo (scelto dagli sposi) che stava leggendo, l’amico che ha annoiato tutti con battute forzate che non hanno fatto ridere nessuno.
Ok il matrimonio personalizzato. Ok la cerimonia interamente scritta dall’amico o dal fratello. Ok che ognuno è diverso e desidera una cerimonia diversa.
Eppure. EPPURE. La cerimonia ha bisogno di un percorso e una base che permetta ai tuoi ospiti di considerarla reale, emozionante e solenne.
2.Fare le prove prima del grande giorno
Scegliere un celebrante professionista non è l’unica soluzione possibile. È quella consigliata, certo, eppure nessuno ti vieta di chiedere ad un tuo amico.
Fai solo attenzione: non è sufficiente che il tuo amico abbia una buona dialettica per riuscire nel suo compito. Non basta nemmeno che legga il libretto che trova sul tavolo della cerimonia.
È importantissimo fare delle prove.
Qualche giorno prima del matrimonio quindi, con tanto di libretto alla mano, ricordati di fare le prove. Bastano gli sposi, il cerimoniere e chi si occupa della musica. Quello che dovete fare è simulare la vera cerimonia, con tanto di ingresso degli sposi, di pause per la musica (ecco perché è importante sia presente anche il dj, per poter coordinare ogni attimo e limitare il più possibile i tempi morti e pause non previste).